giovedì 30 agosto 2012

Ricordando Miriam… - 26 -


Dalla silloge Marinai senza vele


Frammenti di diario volano ancora nel vento delle nostre follie.

Partisti tu, rimasi io
Il mio falso sorriso era solo una piccola tregua
tra i sogni che fuggivano via
lasciando nemmeno una scia polverosa.

Ti dissi…Mimì..libera il tuo spirito
non credere solo al tuo corpo stracciato

In riva al mio mare ora
rammendo gli strappi del cuore col filo dei ricordi.

Mi han detto che ora sorridi
Mi han detto che ora l’anima tua è libera

giovedì 23 agosto 2012

a Lourdes - 25 -


Dalla silloge  Marinai Senza Vele   





Sono mille e mille le fiammelle
vanno intorno a profumati fiori
di gioie e speranze e disperati pianti.

Sono mille e mille i cuori che sento battere
mentre a capo chino mi unisco a loro
chiedendo a Lei …
ama anche me o Madre...

È notte in comunità…. – 24 -


Dalla silloge  Marinai Senza Vele   


S’abbassa lo sguardo
chiude l’occhio la porta sull’anima,
spero nel riposo
che porti un vero domani
e non un altro oggi

Sonno, soffice coltre
che la mente inganna
promettendo oblio...

Prove tecniche di velata povertà - 23 -


Dalla silloge  Marinai Senza Vele   


Ciotola vuota
che un cane ossuto
lecca lentamente
mestamente

Bambini giocano in strada
prendendo a calci
un barattolo vuoto

Una vecchia
- ottimista rassegnata –
versa poche gocce d’acqua
in una piccola pianta di basilico :
domani, verrà il domani




Stanca - 22 -


Dalla silloge  Marinai Senza Vele   








Si torna a capo chino

si torna a pugni chiusi
gola serrata
sorriso di labbra stirate…

Si torna trascinandosi,
portando sulle spalle
uno zaino pieno di pietre
fingendo siano fiori ...






Sento il fresco del mattino - 21 -


Dalla silloge  Marinai Senza Vele   

è bello camminare
con le voci sommesse ancora dietro le porte di casa
mentre il sole si alza svelto
e i rumori iniziano il ballo della vita.

Cammino piano
annuso l’aria che sa di rugiada e caffè
le persone che iniziano il lavoro
qualche sguardo pensoso
qualcuno che sbadiglia.

Un uomo mi viene di fronte
fa il cenno di togliersi il cappello
ma cappello non ha,
da una vecchia tasca esce il collo
di una piccola bottiglia ed un vecchio foglio

Si stirano le labbra in un vecchio sorriso
nessun dente vedo come la bocca di  bimbo
di sfuggita mi tocca la mano
piccola carezza come mano di bimbo

Continuo la mia strada
e tenerezza m’infonde nell’animo
come di bimbo






border…line… - 20 -




Dalla silloge  Marinai Senza Vele   



Camminando lentamente
a capo chino suoi  tuoi passi
ti ho visto guardare nel lago
l’immagine che non c’è.

Qualcuno ha buttato un sasso
e i cerchi diffondono le tue lacrime
confondendole

Poi
Seduto
-mi hai detto-
sul bordo di un venerdi
qualsiasi
aspetti che arrivi un fine settimana
qualsiasi
sperando che arrivi
un giorno senza bordo.

martedì 21 agosto 2012

a N.

Voglio scrivere oggi qui una poesia di un autore dal nick Savani. 
E' una di quelle poesie che amo particolarmente, che mi ha colpito nel profondo e che vorrei tanto aver scritto io.... E' dedicata a sua madre:


Se pure mi giunge di te
sul far della sera
dolce dolcissima di te mi è cara
e struggente compagnia
questa nostalgia.

Nell'infinità  impercorribile
di questa lontananza
mi è conforto quel tenue sorriso
cui mai il tuo viso
pur tentato dalla tristezza
seppe far meno.

E allora ricordo
quei mattini d'inverno
tu seduta al mio letto
Allora ricordo
quell'alito d'oro sui tuoi capelli
tu stretta la maglia attorno al collo
tu con la bimba in braccio
tu che scruti, capisci, annuisci.

Certo mi manchi
ma è un dolce mancare
quasi infantile attesa

E poi scampoli di te ritrovo
a ogni passo per casa, per via
per posti dove tu passasti
e dove ancora fiuto la tua presenza.

E poi di te a ogni passo
nel mio incedere la vita
ho prova continua
Piccoli segni che mi trafiggono
dolcemente
e mi abitano il cuore
senza parole, mai, senza parole
come era in quelle perse sere.